sabato 5 ottobre 2013

The Feathery Tribe prova colore

Finally finished!
Considerando da quanto non coloravo qualcosa direi che non c'è di che lamentarsi, no?
Settimane fa avevo postato un assaggio di questa pagina, che poi non avevo più toccato fino ad oggi.
Personalmente la preferisco in bianco e nero, il colore non dico che sia superfluo, ma quasi...
Ma veniamo alle cose serie: come sempre il protagonista è ovviamente Flaffy, lui è uno che si è fatto da sé. Nato come "spalla" dei protagonista Deva e Febe, questo tenero mostriciattolo si è fatto strada nel cuore dei fan grazie al suo carisma e alle sue straordinarie doti di recitazione. Quanta espressività in un solo, piccolo palloncino blu!
Partito da un'anonima palazzina in mattoni rossi del Bronx orientale, con nient'altro che un dollaro in tasca e tanti sogni nel cuore il piccolo Flaffy riuscì a farsi ammettere all'American Royal Academy School of Arts, dove il famosissimo Arthur Moffetta, ormai astro morente del cinema d'oltreoceano, lo notò, e decise di farne il suo pupillo e trasmettergli tutto il suo sapere.
Dopo aver conseguito il diploma con lode, bacio accademico, e pacca sul sedere portafortuna, Flaffy scomparve per due anni. Alcuni sostengono si sia dato alla meditazione, in uno sperduto monastero tibetano fra i colli euganei, secondo altri esimi biografi avrebbe impiegato quegli anni per affinare le sue doti, chiudendosi in una caverna e ripetendo in continuazione la lettera "R", visto che aveva un piccolissimo difetto di pronuncia. I beninformati sostengono invece che si sia dato al lavoro manuale, svolgendo l'attività di addetto alla frittura in un anonimo McDonald nella nebbiosa provincia di Campobasso, così, giusto per restare umile.
La verità su quegli anni è un mistero che lo stesso Flaffy ha dichiarato di volersi portare nella tomba (The New York Times, settembre 2013, pag 15)
sta di fatto che il nostro eroe riappare nel 2012, ormai attore maturo sotto ogni punto di vista, assieme a Febe, e viene scritturato per il musical teatrale "La ginestra su pontile", ispirato all'omonimo film di Alfred Hitchcock.
Da allora la sua carriera è stata un continuo ascendere.

2 commenti:

  1. quanto violetto! sembra un videogioco per computer anni 90 XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. XD in effetti è molto più viola di come lo vedevo sul pc...

      Elimina